La Casa delle Donne a Napoli

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La casa delle Donne a Napoli è un'Associazione laica, apartitica, antitotalitaria, antirazzista e antisessista, formata da singole, gruppi informali di donne e Associazioni, Cooperative, ONG, che condividono principi di solidarietà e rispetto della persona umana e la promozione, lo sviluppo di attività di formazione e orientamento a favore delle donne e della loro cultura. Per tutte le informazioni e adesioni scriveteci a: lacasadelledonne@gmail.com

martedì 7 febbraio 2012

Lavoro femminile: occupazione e l’Europa


Il lavoro femminile e l’investimento che su di esso avrebbero dovuto fare i vari governi italiani negli ultimi 20 anni e più, sono la vera piaga del nostro Paese.
Tutto ciò sembra andare in controtendenza rispetto a quello che veramente ci chiede l’Europa, ovvero portare il livello dell'occupazione delle donne al 60%, livello previsto dal trattato di Lisbona (Europa 2020), il che tra l’altro porterebbe ad un aumento del PIL del 7% .
Se guardiamo i dati delle classifiche mondiali, l’Italia è al 74° posto su 134 nazioni per parità di diritti tra uomini e donne, al 49° posto per quanto riguarda il grado di istruzione raggiunto dalle donne (Banca d’Italia ottobre 2011).
Ma vediamo i dati dell’occupazione femminile: in Italia è occupato il 46% circa delle donne, contro il 68% degli uomini. Naturalmente il Mezzogiorno è il fanalino di coda del Paese: al Sud lavora solo il 33% delle donne, cioè 3 su 10.
In Europa qual è la situazione? Nel primo trimestre 2011 la media dell’Unione Europea dell’occupazione femminile è del 58,1%. Quindi l’ Italia è molto, ma molto indietro rispetto ai partner europei.
Accenniamo ora ad un altro aspetto che riguarda le pari opportunità: la differenza salariale.
Si è giunti alla legge sulla parità salariale da anni ma di fatto, le differenze retributive tra donne e uomini sono sotto gli occhi di tutti: a parità di anzianità lavorativa  c’è una differenza tra il 25 ed il 30 % delle retribuzioni effettive tra donne ed uomini. Ad esempio,  una donna di 46 anni con 20 anni di servizio ha uno stipendio inferiore a quello di un maschio di un quarto (25%) causato da vari motivi:
-       nel corso della sua vita lavorativa la donna spesso chiede il part-time per accudire i figli o comunque non dedica molto tempo extra cioè oltre il normale orario di lavoro e ciò le causa un ostacolo alla sua carriera per evidenti motivi.
-       Il ricorso a forme quali straordinari serali, notturni e festivi e forme varie di incentivazioni è uso  esclusivo degli uomini.
-       Inoltre non è da sottovalutare un problema culturale per cui nelle aziende sia private che pubbliche le promozioni e i passaggi di carriera vedono sempre i maschi davanti alle donne.
Guardiamo per di più ai vertici delle aziende (sia pubbliche che private):  le donne sono una pura ed accademica eccezione.Tutto ciò nonostante le donne conseguano risultati sia nella scuola che all’università oggettivamente superiori a quelli dei maschi  (fonte: Istat Annuario Statistico Italiano 2010/ studio Dipartimento Formazione e Ricerca della Cgil Nazionale febbraio 2012).
Il tutto è anche aggravato dalla  mancanza di servizi sociali (soprattutto al Sud) che  rende il carico di lavoro femminile ulteriormente pesante ed insostenibile.
Un aspetto particolare riguarda anche l’effetto dell’allungamento dell’età pensionabile: cominciano a mancare gli appoggi delle nonne e dei nonni (costituenti il sostituto naturale del welfare) che invece devono continuare a lavorare e non possono pensare più ai nipoti.
Un altro dato importante riguarda l’abbandono del lavoro da  parte delle donne (8,7%), in particolare delle giovani mamme (13,1%), delle donne meridionali (10,5%) e con titoli di studio bassi (10,4%). A differenza di tante altre pillole amare che le lavoratrici e i  lavoratori devono ingoiare in nome di “come ci chiede l’Europa”, in questo caso le richieste europee sono completamente disattese ed ignorate in Italia.
Risulta perciò molto importante l’attivazione di adeguate politiche formative e per lo sviluppo che guardino con attenzione al lavoro femminile.
Teresa Potenza per l'Associazione La Casa delle Donne a Napoli

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